venerdì 23 settembre 2016

Perchè hashish e marijuana sono definiti "droghe di passaggio"?

La concezione generale riguardo alla cannabis la vede come anticamera a droghe quali eroina, cocaina ecc. definite "pesanti". Coloro che affermano tale tesi non la supportano con adeguata documentazione utilizzando luoghi comuni e banalizzando il problema, mentre  studi medici non solo non supportano tale tesi, ma tendono sempre di più a screditarla. Secondo noi, e non solo, il problema è da ricercarsi nel contesto sociale e nello stesso proibizionismo. Le nostre risposte al problema sono due:

Il consumatore di droghe leggere è spinto a passare alle droghe pesanti dagli stessi spacciatori che, logicamente, hanno a disposizione una grande molteplicità di sostanze, ed hanno tutto    l' interesse a fare in modo che i clienti acquistino le altre droghe certamente più costose e, quindi, per essi più redditizie.
Lo stesso consumatore può essere personalmente predisposto, per problemi di natura psicologica, a ricercare stati di alterazione sempre maggiore, ottenibili solo con le droghe pesanti.

  1. Perché hashish e marijuana sono detti "droghe leggere"
  2. Le sostanze derivate dalla canapa indiana sono definite droghe leggere per i seguenti due motivi:
  3. In quanto droghe alterano lo stato mentale del consumatore.
  4. Sono però definite leggere in quanto non creano dipendenza fisica 

Uno stato puo' moralmente accettare la legalizzazione?


Analizzando l' attuale situzìazione mondiale la risposta è certamente negativa, ma noi crediamo che solo con la legalizzazione potrebbero essere risolti tanti problemi di natura sociale, criminologica ed in parte anche economica.

È vero che hashish e marijuana vengono "tagliati" con altre sostanze?


L' hashish in paricolare e la marijuana vengono trattati con svariate sostanze (paraffina, merda e gomma per il primo, salvia, ammoniaca e peli di cazzo per la seconda) al fine di aumentarne peso e quantità, per incrementare i guadagni. Tutto questo a scapito del consumatore che vede diminuita la qualità e che ignora la composizione della sostanza stessa. Invece fumare della buona cannabis di alta qualità con un vaporizzatore ( http://ganjanauta.com/scegliere-vaporizzatore-erbe-prezzo/ ) è tutt'altra cosa. Un'esperienza che non si può provare se viviamo ancora in uno Stato che la paragona alle droghe pesanti che uccidono ogni anno centinaia di migliaia di persone.
Particolarmente consigliato per chi ha intenzione di coltivare da sé della buona erbetta e vuole assaporare tutti quei sapori che la combustione non sa darci (arrivati alla fine di una canna brucia di brutto ed è praticamente infumabile, lo sappiamo tutti). Ottimo anche per chi ha problemi di salute ed usa la marijuana a scopi terapeutici.

È mai morto qualcuno per overdose di queste sostanze?

La letteratura medica non riporta alcun caso di questo tipo, ed indica la quantità letale in 20.000-40.000 dosi personali di hashish da 900 mg (!!!!!!!), per cui la risposta alla domanda è certamente negativa.

Hashish e marijuana causano devianza sociale?

Le due sostanze, se la si vuol definire devianza sociale, provocano una serie di effetti che tendono ad infrangere leggermente le convenzioni imposte dalla società, affrontando le cose con maggiore fantasia ed originalità, ma questo ci sembra lungi dall' essere paragonabile, ad esempio, agli effetti di devianza sociale prodotti, invece, dall' alcol.

Si possono riscontrare problemi a livello sessuale? 

Tutt' altro. I cannabinoidi portano ad un aumento del desiderio sessuale, ad un orgasmo più piacevole, ad una maggior durata dell' atto sessuale e quindi hanno, in generale, un effetto afrodisiaco sul consumatore, logicamente questo vale mantenendosi a dosaggi moderati.

È vero che hashish e marijuana sono le sostanze illecite piu' utilizzate al mondo?

La risposta è certamente positiva. Un dato dell' O.M.S. relativo ad una ricerca fatta nel 1980 indica un numero di 300 milioni di consumatori di queste sostanze nel mondo. I consumatori di marijuana costituiscono una popolazione eterogenea per età, etnia o sesso. Si stima che circa il 70 per cento degli statunitensi di età compresa tra i 27 ed i 32 anni, abbiano fumato marijuana almeno una volta nella loro vita. Il 2-3% della popolazione ne fa uso quotidianamente. Noi crediamo tuttavia che questi dati debbano essere aumentati, visto che i primi, come detto, risalgono al 1980, mentre i secondi risalgono ai primi anni '90.

Si possono riscontrare casi di dipendenza fisica e psichica da hashish e marijuana?

La dipendenza fisica, che porta alla cosiddetta crisi d' astinenza, non è riscontrabile in alcun caso in relazione ad hashish e marijuana, mentre per quanto riguarda la dipendenza psichica gli esperti mettono questa in stretta correlazione con la desiderabilità delle due sostanze e con il piacere che esse arrecano al consumatore.

mercoledì 14 settembre 2016

Trash Drugs - parte2

Anche chi tenta di farne un uso più simile a quello dei nostri lontani progenitori viene bollato come un drogato. O tossicodipendente, passando allegramente sopra al fatto che molte di esse non danno nessuna dipendenza. E paradossalmente sono perseguitate di più: LSD, mescalina, psilocibina, cannabis nomi nuovi per sostanze antiche. LSD è il principio attivo della segala cornuta e dell’Ololiuhqui dei zapotechi (posto e gente stupenda del Messico del sud nella sierra madre vicino ad Huautla, posto in cui viveva fino a pochi anni fa Maria Sabina grandissima sciamana scomparsa da poco. Una curiosità che mi porto ancora dietro: in una parete della casa della Sabina vi era una foto grande di Walt Disney che salutava e incoraggiava la Sabina con firma. Forse è per questo che gli elefanti volano e i topi parlano...mah!!! dove il 15 agosto tutto il paese di tremila anime, religiosamente, mangiano funghi sacri utili, a parer loro, alla procreazione e sessualità. Pensate che nel 1969 in un paesino di dimensioni piccolissime come lo può essere il territorio dei Giardini Margherita di Bologna, vivevano ed abitavano 25.000 fra americani ed europei fuggiti dal Vietnam e altri dall ‘68) la mescalina del cactus peyotl, la psilocibina dei Teonanacatl, letteralmente "carne di dio" (esiste tuttora un libro importante di Antonin Artaud dal nome: "nel paese dei Tharahumara" che descrive la "carne di dio" in maniera surrealista e tragica dell’autore).

Poi è arrivata la guerra alla droga...

La guerra alla droga, scatenata in occidente in questo ultimo quarto di secolo (vi ricordate di Bush presidente americano con un sacchetto di Crack in mano e con occhio da "buon maestro" il quale declamava dalla televisione parole del tipo: volete che i vostri figli usino questa roba?? volete che gente disposta a tutto pur di fare dei soldi spaccando la vostra famiglia sia ancora in giro?) ha portato al boom della cocaina e eroina che vanno ad aggiungersi all’alcool, e al tabacco tra le sostanze che danno una fortissima dipendenza, e ha messo fuori mercato, o comunque di ben più difficile reperibilità, gli allucinogeni, funghi e cannabis.

Da qualche anno nel muro di "certezze" del proibizionismo hanno cominciato a evidenziarsi crepe sempre più profonde. Strategie della limitazione- riduzione del danno, la nuova legge sulla depenalizzazione delle droghe leggere, con l’idea più generale di legalizzare cannabis e hashish prendono sempre più piede, sembra riemergere una cultura seminata negli anni sessanta dagli hippies e psichedelici che distingueva essenzialmente, forse prima dell’avvento della terribile eroina, fra l’uso delle sostanze in maniera creativa, dell’immaginazione, del collettivo, dello stare insieme senza la paranoia dell’intossicazione generale di tutto, ma consci della "rilevazione" che menti giovani scoprivano che a loro volta attingevano a piene mani dalle culture sciamaniche tradizionali riportandole ai nostri tempi con la consapevolezza "dell’Ec-stasi".

Però ci sono l'ectasy e le droghe sintetiche

Ancora oggi si prova a lanciare campagne dontro l’acido (LSD), mdma, ecstasy con atteggiamenti terroristici: provoca danni irreversibili al cervello, rende pazzi, scatena violenze omicide o suicide e così via. Una buona informazione dice che: l’acido e le altre sostanze del genere non produce dipendenza, non distrugge cellule, non ha contriindicazioni mediche. L’unico problema è essere pronti a superare (dalle parole di Albert Hoffman l’inventore dell’LSD), la prima volta. Lo shock della rilevazione e ancora: non ci si può fare molti acidi in tempi ravvicinati. Perchè semplicemente smatte l’effetto!!!.


 Droghe non per farsi male, per assaporare chissà quali piaceri proibiti, ma per come si diceva all’epoca: "espandere la coscienza, crescere, evolvere, uscire dalla portata della tele-visione". Un approccio che porta dritto a ridiscutere di ecologia (della mente), ambientalismo, uso della tecnologia, del proprio corpo, democrezia reale. Di fatto siamo in un’autentica tossicodipendenza da nulla, una vera overdose di normalità (ulivista), europea, quella che il genere umano sta attraversando ultimamnte, in cui tante persone non si riconoscono, e lo si può essere tossico-indipendenti.

giovedì 8 settembre 2016

Trash-drugs

Proletari, punk di tutto il mondo senza un soldo o rublo che sia sniffando colla o la famosissima "coccoina" (colla ormai introvabile in vasetto d’alluminio) decerebrolizzandosi via via e col tempo. Può sembrare un rito postmoderno strano quello che si svolge in tante capitali del mondo nel quarto come nel quinto o nel primo in capitali di grande respiro del tipo: Bombay, San Paolo, Mosca, Lagos, Rejkyavick, Caracas ecc...alcuni di loro fanno parte di sette sincretiste, le quali amano farsi di strani cocktail sconsigliatissimi: alcool, detersivo in polvere (Ava, Omo, Dash), liquido per i piatti e borotalco. Lo trovano incredibile nella sua fattanza. E’ difficile trovarlo il gelato della marca "Ben&Jerry" sono due ragazzi dei movement Usa (San Francisco ‘60), poi quotati in borsa come industriali alternativi del gelato, i quali consigliano, noi anche quello alla menta con biscotti al cioccolato e altre "storie" che ti danno una piacevole sensazione di freschezza e rilassatezza. Sono nemici storici del monopolio Haagen.Dasz, marca di gelato che solo il bar multimediale "Campus" di via Montegrappa vende.
Sono buoni, giuro!


Da sempre.......


i prenda dello spen, con escrementi di mosca che si trovano sui muri, si riduca tutto in polvere, lo si passi al setaccio e lo si somministri per quattro giorni conseguitivi. Il pianto cesserà senz’altro. Questa la medicina da dare ai bambini che piangono un po’ troppo secondo un papiro egizio del secondo millennio avanti Cristo - contenente una lista di circa 700 farmaci, e dove spen significa oppio- trovato nel 1872 a Luxor ai piedi di una statua di Anubis, il dio dei morti dalla testa di sciacallo (qualcosa di molto simile veniva usato per mettere a dormire i bambini alla fine del secolo scorso in Inghilterra.)



La droga nelle tavolette assire

Di oppio si parla anche in tavolette sumere del terzo millennio avanti Cristo, e risalendo ancora più indietro nel tempo a 30 mila anni fa, sembra provato che anche l’uomo di Cro-magnon, non fosse insensibile alle qualità del papavero: sono state infatti trovate capsule del fiore rosso, non selvatico ma coltivato, tra i resti di insediamenti su palafitte a Lagozza e Rabenhausen, in Svizzera.

Su tavolette assire del VI-VII secolo a.C. si parla di "qunnabu", la greca cannabis, mentre il dio zorostriano Ahura Mazdah viene detto ora "colui che possiede molta canapa", e in epoca successiva senza trance e senza canapa: è forse l’inizio di una antica disputa religiosa tra i favorevoli e i contrari all’uso della cannabis come sacramento?? (A proposito di droghe e religione, senza voler spostare la tesi di Tom Robbins (Il fungo magico "Mille Lire" di Stampa Alternativa), secondo il quale un fungo, l’Amanita Muscaria, è stato "l’ispiratore diretto per tutte le religioni principali della terra, Buddismo, escluso, varrebbe la pena indagare più a fondo il significato di quel calice di vino sempre presente nella messa dei cristiani).



Il gusto del proibito ci accompagna da sempre

 Gli esempi di cui sopra dicono che fin dal passato più remoto l’umanità "si è fatta", e non ha mai smesso nel corso dei millenni. Chi da bambino non ha mai girato vertiginosamente su se stesso per provare quell’ebbrezza" data dallo sconvolgimento dell’equilibrio?? Il desiderio di "uscire" da se stessi, tramite droghe, o digiuni, pratiche meditative, danzando freneticamente al ritmo di tamburi o tra le luci stroboscopie di una discoteca, è connaturato agli esseri umani. Senza partire da questa constatazione ogni tentativo di trovare una soluzione al "problema droga" è destinato a fallire. E il problema è nato nel momento in cui le varie droghe, che una volta erano considerate sostanze sacre, strumenti per accedere ad altri livelli di realtà, chiavi di accesso al divino (a quei tempi materialmente frequentabile e non ancora confinato in qualche vago iperuranio), sono diventate prodotti di consumo di massa, generi voluttuari dall’incerta composizione offerti al clienti in genere del tutto sprovveduti.

domenica 4 settembre 2016

SVIZZERA - I quattro cannoni

 Proposta di legge del governo per legalizzare il consumo e la vendita di droghe leggere. Ma solo se prodotte nel Paese

Avanzata, anzi audace. Il Governo federale ha presentato una proposta di legge sugli stupefacenti che mette la Svizzera all'avanguardia nel panorama europeo. Il Parlamento la discuterà nel 2002, ma sono già iniziati gli incontri esplorativi con i responsabili delle politiche sulla droga delle nazioni vicine, chiamate a fare i conti con un'ipotesi normativa che scavalcherebbe persino l'Olanda.
Il Governo propone di depenalizzare il possesso e il consumo di cannabis e di regolamentarne la produzione e la vendita.



Il principio è decisamente autarchico: sarà consentito possedere, consumare e anche rivendere marijuana e derivati, purché prodotti in Svizzera. I coltivatori dovranno iscriversi a un albo e certificare la loro attività in ogni particolare, con controlli rigorosi anche sul tasso di sostanza attiva presente nelle piante: il thc non dovrà superare lo 0,3 per cento.
In nessun caso sarà invece tollerata l'esportazione, e per maggiore sicurezza si pensa di introdurre il divieto di acquistare hashish e marijuana agli stranieri non residenti. I pusher ne potranno vendere al massimo cinque grammi a cliente, con l'obbligo di appurare che questi sia maggiorenne, anche a costo di chiedergli i documenti, mentre saranno severe le pene per chi cede sostanze ai minori di sedici anni.

La repressione non ha dato risultati

 La proposta del Governo disegna uno scenario avanzato, che pure prende atto del presente, che vede già 400 ettari coltivati a canapa sul territorio nazionale, fra le piantagioni per uso industriale e quelle non dichiarate, nonché un regime diffuso di tolleranza nei confronti degli Hemp shop, che vendono piante da coltivare o da fumare nella maggioranza dei Cantoni. L'Istituto per la prevenzione dell'alcolismo e delle tossicodipendenze ha reso noto che ci sono 87 mila persone che usano cannabis tutti i giorni, mentre un quarto della popolazione l'ha fumata almeno una volta nella vita.
Dati alla mano, la ministra per la sanità ha spiegato: "La repressione non ha dato risultati: dobbiamo cercare altre strategie". Così la proposta di legge del Governo guarda in avanti e propone un modello tutto da sperimentare. E, per non rischiare troppo, si affida al cavillo giuridico: la marijuana rimane fra le sostanze proibite, come prevedono le convenzioni internazionali che pure la Svizzera ha sottoscritto, ma le autorità rinunciano a perseguire consumatori e produttori.
Mantenendo la possibilità di revocare ogni concessione qualora le regole siano trasgredite, o in caso di conseguenze indesiderate. E' il cosiddetto "principio di opportunità" ereditato dall'Olanda, dove un potere analogo è conferito alla magistratura, e che potrebbe essere applicato anche all'uso personale di droghe pesanti, se il Parlamento svizzero lo volesse.

 Che cosa comporterebbe questa legge?

La nuova legge registra il risultato positivo del programma sperimentale di distribuzione controllata di eroina, che da proibita diventa sostanza soggetta a prescrizione medica. Il Governo considera raggiunto l'obiettivo primario del progetto, migliorare le condizioni di salute e l'inserimento socio-lavorativo dei tossicodipendenti, e dallo scorso gennaio ha aperto la gara d'appalto per trovare un privato che lo sostituisca nel servizio: i criteri sono rigorosi e candidate di punta sono le grandi aziende farmaceutiche, capaci di offrire i prezzi migliori. La riduzione del danno per la salute e la sicurezza pubbliche si conferma principio cardine della politica sulla droga, con ingenti risorse destinate alla prevenzione e al monitoraggio capillare. Via libera alla ricerca sulle proprietà terapeutiche delle sostanze proibite, con particolare attenzione alle virtù curative della canapa. Mentre il mondo dell'educazione e del sociale viene sollecitato a segnalare alle istituzioni competenti i casi di giovani a rischio dipendenze, per consentirne la tempestiva presa in carico.
Si dichiarano soddisfatte le associazioni di coltivatori ed estimatori della pianta, numerose in Svizzera eppure sospese fra legalità e illegalità: le nuove regole contribuiranno alla qualità delle sostanze in circolazione e abbasseranno ulteriormente i prezzi. Sempre che il Parlamento non decida di gravare di tasse onerose la canapa e i suoi derivati.